La Spezia (SP) – Banchinamento Porto Mercantile

Nel febbraio 2017 sono state ultimate le Opere Marittime e Portuali per la copertura del canale Dorgia, primo tratto della “Marina del Canaletto” presso il Porto Mercantile della Spezia (SP).

Lavoro eseguito per conto della Società Dott. Carlo Agnese S.p.A.

Fornitura per il Porto Mercantile di La Spezia

Fornitura di strutture prefabbricate PAC in cemento armato ordinario per velette di bordo riva e in cemento armato preteso per impalcati autoportanti di tipo PAC MID 70+30 a geometria variabile.

L’impalcato è a campata unica in continuità strutturale con i diaframmi di testa.
La struttura, su tracciato in parte curvilineo e in parte retto, presenta larghezze variabili (luce netta) da 10.60m a 12.80m verso la banchina. La lunghezza totale, in asse impalcato è di circa 45m. Le lastre sono suddivise in più tipologie in funzione del tracciato e della posizione di alcuni attraversamenti di sottoservizi, come indicato nella relazione di verifica e nelle tavole esecutive.

La struttura presenta uno spessore costante di 70cm di lastra alleggerita, prefabbricata e precompressa, su cui viene eseguito in opera un getto dello spessore di 30cm come soletta di ripartizione, compresi traversi di ridistribuzione in campata e cordoli di tesata per la continuità strutturale in seconda fase con i diaframmi.

Le lastre sono pertanto isostatiche per il peso proprio e per il getto della soletta di continuità; in seguito, realizzati i cordoli di testata, la struttura diventa iperstatica per i successivi carichi permanenti e per i carichi di servizio. Il getto in opera comprende in un’unica fase la realizzazione della soletta, dei cordoli di testata, dei traversi interni e delle nervature di giunzione tra le lastre accostate. Si realizza in tal modo un impalcato monolitico a comportamento ortotropo, plurinervato sia in direzione longitudinale che trasversale e chiuso sia inferiormente che superiormente, con grande beneficio in termini di deformabilità e di ridistribuzione degli sforzi.

Le lastre sono autoportanti: non necessitano quindi di rompitratta o puntellamento provvisorio durante l’esecuzione dell’impalcato.

Si distinguono due fasi successive di lavoro:

Prima fase :
Le lastre semplicemente appoggiate alle teste sopportano il peso proprio e quello della soletta gettata in opera.

Seconda fase:
Il sistema misto lastre precompresse e soletta gettata in opera, divenuto solidale dopo la maturazione del calcestruzzo, è in grado di portare il peso delle sovrastrutture e dei carichi variabili.

Le lastre vengono calcolate in semplice appoggio in prima fase; a favore della sicurezza, le lastre vengono verificate con schema statico di semplice appoggio sulla propria luce di calcolo anche per i carichi di seconda fase.

Foto montaggio

Contesto

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